Descrizione Progetto

Cite’ Agap, Senegal 2020

DATA
PROGETTISTI

2020

Arch. Edoardo Bastoni, Arch. Andrea Bastoni

CITE’ AGAP

DIAMNIADIOSENEGAL

Premessa

Il progetto in esame prevede la realizzazione di un quartiere autosufficiente denominato CITE’ AGAP, DiamniadioSenegal, composto da due edifici residenziali, una torre uffici/albergo, una scuola, una moschea, ed una zona residenziale composta da ville monofamiliari e a schiera.

L’idea progettuale è stata generata dall’intenzione di dar vita ad un quartiere che avesse uno specifico mixité funzionale e che fosse in grado di garantire una quasi totale autosufficienza energetica. In particolar modo per quanto riguarda la sostenibilità ambientale, si è scelto di operare facendo attenzione agli aspetti bioclimatici del luogo, cercando di sfruttare le caratteristiche morfologiche ed utilizzando fonti energetiche rinnovabili.

Il progetto.

Il progetto è articolato per layer interconnessi: Il tessuto urbano, gli edifici, il sistema del verde pubblico e la piazza centrale.

Il Tessuto Urbano proposto è composto da assi viari principali di circa 14 m che scandiscono i lotti dove sono posizionati gli edifici. Tali matrici, “I Boulevard“, giocano un ruolo determinante nel definire l’identità urbana e sociale del luogo che è stato progettato.

Gli assi convogliano nelle rotatorie distributive che garantiscono il flusso e permettono il raggiungimento e la fruizione delle varie parti dell’intervento.

Gli elementi della mobilità e dell’accessibilità sono stati studiati per integrarsi in modo sinergico con gli spazi pubblici e le funzioni programmate nell’area di intervento, così da garantire grazie ad un sistema integrato di flussi pedonali, ciclabili e veicolari, la presenza di persone e la vivibilità dei luoghI. Il tessuto costruito, consolidato, è rappresentato da due edifici residenziali in linea, una torre uffici/hotel, una scuola, una moschea, ed una zona residenziale composta da ville monofamiliari e a schiera.

I due edifici residenziali in linea che si affacciano entrambi sulla piazza e ne caratterizzano il fronte urbano, sono orientati in modo da ottimizzare i fattori bioclimatici presenti. Per garantire il controllo della radiazione solare e per evitare il surriscaldamento sul fronte a sud, è stato adottato l’utilizzo di lamelle regolabili, opportunamente dimensionate. Tali lamelle si estendono anche sulle altre facciate dell’edificio, determinandone la composizione e scandendone la ritmicità. Ne deriva che questi elementi non hanno più solamente pura valenza funzionale (Utilitas) ma ne acquistano anche una specificatamente formale (Venustas). L’edificio in linea dimensionalmente più grande (di lunghezza 185,00 m – larghezza 24,00 m – cubatura totale di 82.618,44 mc) è costituito da 8 piani fuori terra per una altezza totale di circa 30,00 m. Il piano terra, la Hall distributiva di ingresso all’edificio, ha una altezza di 4,50 m mentre tutti gli altri piani hanno una altezza di 3,30 m. Sulla copertura a terrazzo dell’edificio sono distribuite le funzioni collettive ed è presente un roof garden con piscina a servizio di tutti gli utenti. L’edificio in linea dimensionalmente più piccolo (di lunghezza 100,00 m – larghezza 24,00 m – cubatura totale di 52.248,91 mc), è costituito da 6 piani fuori terra per una altezza totale di circa 24,00 m. Il piano terra, la Hall distributiva di ingresso all’edificio, ha una altezza di 4,50 m mentre tutti gli altri piani hanno una altezza di 3,30 m. Sulla copertura a terrazza dell’edificio è stato previsto un impianto fotovoltaico, opportunamente dimensionato ed orientato verso sud, a servizio del fabbisogno energetico dell’interno intervento.

La torre rappresenta l’emergenza, il simbolo di riconoscibilità del luogo, che caratterizza e definisce univocamente lo skyline dell’intero intervento. La figura generatrice è un quadrato, di 21 m circa per lato, che nella progressione verso l’alto subisce rotazioni successive fino a rastremarsi ad una altezza di circa 70 m da terra, generando una figura tortile. L’edificio è costituito da un corpo centrale distributivo con scale ed ascensori e da un involucro esterno formato da telai di acciaio e vetro che ne determina la forma. Il grattacielo si articola in 20 piani fuori terra, per una altezza complessiva di circa 70 m ed una cubatura totale di 20.464,30 mc. La hall distributiva a quota + 0,00, di altezza pari a 4,50 m, garantisce l’ingresso ai piani superiori dove sono presenti i seguenti servizi: uffici istituzionali, hotel, ristorante, aree relax e un rooftop panoramico. Tra il blocco centrale e l’involucro esterno dipartono terrazze a servizio degli utenti con funzione di aree relax comuni. Il distacco dall’involucro esterno del blocco centrale garantisce anche la formazioni di camini di ventilazione, che opportunamente dimensionati, agevolano lo smaltimento naturale dell’aria calda e di conseguenza permettono di diminuire l’utilizzo dell’impianto di raffrescamento.

Sulla copertura a cuspide della torre è stato previsto un impianto fotovoltaico orientato verso sud, dimensionato per garantire la copertura di gran parte del fabbisogno energetico dell’edificio.

La scuola primaria e secondaria è a servizio dell’interno quartiere. E’ distribuita su due livelli, ha dimensioni 50 m x 30 m circa ed una cubatura complessiva di 13.256,78 mc. La copertura è a terrazzo completamente verde e con a servizio impianto fotovoltaico.

La moschea rappresenta il luogo di culto dell’interno intervento. Ha dimensioni 21,00 m x 30,00 m circa ed ha una cubatura complessiva di 8.680,71 mc.

E’ prevista un’area del progetto completamente dedicata alle abitazioni monofamiliari articolate in diverse tipologie edilizie. E’ prevista la realizzazione di 200 ville a schiera di circa 110-120 mq, su due livelli con roofgarden; 100 ville a schiera con le stesse caratteristiche di quelle precedentemente descritte ma con aggiunta di impianto fotovoltaico in copertura; 30 ville private di circa 150/200 mq ciascuna, distribuite su lotto singolo di 1.000 mq per villa, composte da due livelli fuori terra. Questa ultima tipologia di abitazioni è stata collocata a ridosso della torre e nelle più immediate vicinanze alla piazza e ai servizi principali.

La piazza centrale rappresenta il luogo di aggregazione collettiva e di ritrovo degli abitanti. Costituisce il vuoto urbano circoscritto dai due edifici residenziali in linea e la torre. Si sviluppa su più livelli ed è in parte ipogea. Da quota + 0,00 m si articola fino a quota – 9,00 m.

I vari livelli della piazza sono serviti da scalinate e da una rampa utilizzabile anche da disabili. Dalla quota più bassa della piazza si raggiunge la quota +0,00 attraverso percorsi che prevedono momenti urbani rappresentati da altre piazze, slarghi, sedute con vista sull’elemento più riconoscibile ed identificativo dell’intero intervento: La Torre.

Questo sistema di piazze articolate servono anche le gallerie commerciali utilizzate dall’interno quartiere. Tali attività sono distribuite lungo tutto il percorso pedonale da quota – 9,00 m fino a quota -3,00 m.

Il sistema del verde si articola ed innerva tutto l’intervento progettato. Definisce lo spazio, si integra ed entra in relazione con il costruito, rappresenta un elemento sociale e di relazione fondamentale, il sistema connettivo della vita collettiva del quartiere.

La composizione del verde definisce la forma urbana dell’intervento e garantisce la realizzazione di condizioni di comfort bioecologico. Le strategie in cui si articolano le soluzioni eco-tecnologiche sono sia compatibili con gli aspetti biofisici che con quelli bioclimatici. I fattori biofisici che entrano in gioco nella soluzione tecnologica della riqualificazione sostenibile sono: la regolazione dell’inverdimento, la scelta e il posizionamento della vegetazione sono stati pensati come parti sostanziali del progetto con l’ integrazione delle soluzioni propriamente artificiali tese al controllo e alla regolazione dei fattori di ombreggiamento.

E’ stato realizzato un bosco urbano in parte ipogeo che lambisce la piazza ed è un vero e proprio polmone verde a servizio della popolazione. Questo elemento essendo in parte ipogeo crea diverse zone d’ombra che rappresentano elemento di raffrescamento naturale e di abbattimento dell’isola di calore, fenomeno tipico di accumulo di calore determinato da una serie di concause, in interazione tra loro, come la diffusa cementificazione, le superfici asfaltate che prevalgono nettamente rispetto alle aree verdi, le emissioni degli autoveicoli e degli impianti ad uso domestico.

Gli spazi verdi sono stati articolati su due livelli in quanto è presente anche una pensilina pedonale parallela ai percorsi principali, che definisce un altro percorso urbano, sopraelevato e che genera visioni prospettiche privilegiate dell’intervento. Aspetto bioclimatico e di regolazione del microclima è rappresentato dallo specchio d’acqua che circonda la torre. La massa di acqua presente costituisce un elemento mitigante per il microclima locale. L’aria raffrescata e umidificata in corrispondenza di queste superfici verrà convogliata all’interno della torre per garantire il raffrescamento passivo delle strutture.