Quando è possibile recuperare ai fini abitativi un sottotetto esistente
Cosa si intende per sottotetto abitabile
- Dimensioni minime da rispettare
- Buon livello di aero-illuminazione
- Possibilità di permanenza prolungata delle persone
Il sottotetto è lo spazio compreso tra il tetto e il solaio di copertura dell’unità immobiliare posta all’ultimo piano di un’abitazione. L’abitabilità del sottotetto può essere raggiunta quando viene adeguatamente modificato per consentire la permanenza prolungata delle persone e quando questo rispetta i requisiti minimi di altezza e rapporti aero-illuminanti. Grazie alle normative vigenti, si prende sempre più in considerazione la ristrutturazione di questi spazi. Un sottotetto per essere abitabile deve rispettare una serie di norme specifiche nazionali, regionali e comunali, che stabiliscono l’altezza minima abitabile, i rapporti aero-illuminanti, i metri quadrati minimi di ciascuna destinazione d’uso.
Condizioni per il recupero del sottotetto
Il recupero abitativo del sottotetto può essere una valida soluzione per creare nuovi spazi nella propria abitazione. La finalità della Legge Regionale Lazio del 16/04/2009, n. 13 è proprio quella di promuovere ed incentivare il recupero di ambienti già esistenti. In particolare si cerca anche di favorire e valorizzare l’uso di tecnologie per il risparmio energetico. Il progetto di recupero del sottotetto deve rispondere ai requisiti di isolamento termico, prevedere interventi di risparmio idrico, di recupero delle tradizioni costruttive bio-sostenibili e far ricorso a fonti energetiche rinnovabili (fotovoltaico – solare termico). Affinché si possa avviare la procedura di recupero del sottotetto è necessario osservare alcune condizioni. Ecco le principali:
a)l’edificio deve essere stato realizzato regolarmente, essere stato condonato e comunque non presentare alcun tipo di abuso edilizio;
b) l’altezza media interna netta che, nel caso in cui il solaio sovrastante, o una sua porzione, non sia orizzontale, si intende come la distanza tra il solaio di calpestio ed il piano virtuale orizzontale, mediano tra il punto più alto e quello più basso dell’intradosso del solaio sovrastante ad esso, deve essere fissata in 1,90 metri, ivi compresi i volumi tecnici con copertura piana;
c) nei locali con soffitto a volta l’altezza media è calcolata come media aritmetica tra l’altezza dell’imposta e quella del colmo della volta stessa, misurata dal pavimento al loro intradosso con una tolleranza fino al 5 per cento; il rapporto aero-illuminante deve essere pari o superiore a un sedicesimo (1/16);
d) in caso di soffitto non orizzontale, ferma restando l’altezza media di cui alla lettera b), l’altezza della parete minima non può essere inferiore a 1,50 metri per gli spazi ad uso abitazione ed a 1,30 metri per gli spazi accessori o di servizio;
e) gli eventuali spazi di altezza inferiore ai minimi di cui alle lettere b) e d) devono essere chiusi mediante opere murarie o arredi fissi e ne è consentito l’uso come spazio di servizio destinato a guardaroba o ripostiglio; in corrispondenza delle fonti di luce diretta la chiusura di tali spazi non è prescritta;
f) sono consentite modificazioni delle altezze di colmo e di gronda nonché delle linee di pendenza delle falde esistenti, unicamente al fine di assicurare i parametri fissati dalla presente legge, a condizione che non comportino un aumento superiore al 20 per cento della volumetria del sottotetto esistente.
Hai bisogno di recuperare ai fini abitativi un sottotetto esistente? Rivolgiti ai professionisti dello Studio di architettura Bastoni. Gli architetti Bastoni, con esperienza pluriennale nel campo delle ristrutturazioni, sapranno indicare al cliente le dimensioni minime da rispettare e i requisiti richiesti in tema di aero-illuminazione affinché il vostro sottotetto sia abitabile. L’architetto, presso lo Studio di architettura Bastoni, guiderà il cliente nella redazione dei documenti richiesti dalla legge e pianificherà interventi atti a rispettare le norme in tema di abitabilità del sottotetto.